Sono queste alcune delle osservazioni che il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso in merito allo schema di Decreto legislativo, volto ad integrare e modificare alcune disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale (CAD) [doc.web n. 7221785].
Pur esprimendo parere positivo sul testo, il Garante ha tuttavia rilevato alcune criticità in merito alla protezione dei dati personali trattati. Nella bozza del decreto si prevede che “chiunque” possa consultare gli elenchi dei “domicili digitali”, tramite sito web e senza necessità di autenticazione !. Secondo l’Autorità, invece, rendere pubblici tali elenchi rischia di favorire il considerevole aumento del rischio di furti di identità.
L’utilizzo primario del domicilio digitale dovrebbe essere quello di un utilizzo esclusivamente per l’invio di comunicazioni avente valore legale o connesse al conseguimento di finalità istituzionali.